Dopo il successo di “Trascendi e Sali”, Alessandro Bergonzoni torna a teatro con il nuovo spettacolo “Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)”.
Un’“asta dei pensieri” dove mette all’incanto il verso delle cose, tra poesia e visione.
In scena, un luogo multifunzionale per proseguire la sua ricerca nei territori artistici e sociali, varcando il “fraintendere” e fondendo arte, sorte, Dalì e Allah, Mahler e Bangkok, in un flusso di immagini e parole.
Tra comicità e visione etica, il cuore del lavoro è la “Crealtà”: neologismo che esprime la tensione morale dell’artista, ovvero la necessità di ricreare una realtà nuova, più accogliente, pacifica, capace di aprire nuove percezioni e significati.
Per Bergonzoni “i Dunque” arrivano perché i tempi sono maturi. E come si chiede lui stesso: “Manca poco? Tanto è inutile? Non per niente tutto chiede!”