Il violoncello di Danilo Squitieri dà voce a Mieczysław Weinberg, amico di Šostakovič, perseguitato e a lungo dimenticato. Riscoperto anche grazie a Jacqueline du Pré, torna a risplendere una delle voci più intense del Novecento russo, offrendo un itinerario tra sofferenza, memoria e riscossa musicale.