Ironico, grottesco e capace di mettere in crisi la società borghese del primo Novecento, Uno, nessuno e centomila è l’opera più emblematica di Pirandello.
Definito dall’autore come la “sintesi completa” del suo lavoro, è un romanzo amaro e profondamente umoristico, che smonta le certezze dell’identità. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, scopre casualmente che il suo naso pende verso destra: da lì inizia un viaggio interiore che lo porterà a capire di non essere, per gli altri, ciò che credeva di essere. Inizia così a distruggere le immagini che gli altri hanno di lui, fino a liberarsi da ogni identità sociale, diventando spirito, vento, niente.
L’opera tocca temi attualissimi: il rapporto con la natura, la spiritualità soffocata dalla società e la crisi dell’io.
Uno spettacolo con scenografie dinamiche, cinque attori e l’umorismo pirandelliano restituisce oggi tutta la forza e la modernità di questo capolavoro.