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DUE ATTI UNICI IN UNO DI A. CECHOV

L’ironia dell’autore si mescola con le piccole e grandi contraddizioni della vita quotidiana, nella quale personaggi buffi, situazioni esasperate, sentimenti contrastanti, segnano il percorso obbligato nel quale i protagonisti devono trovare una collocazione che faticano ad individuare. Un integerrimo direttore di banca vive quasi esclusivamente per il suo lavoro e per l’immagine costruita con cura nel tempo, ma l’arrivo della moglie, che lo assale con tutte le sue vaporose chiacchere, l’invadenza di una donna che protesta diritti non dovuti, un’impiegata che ventila i primi pensieri di protesta e rivoluzione femminile e sociale, smontano e inesorabilmente distruggono quel mondo perfetto ma fragile, faticosamente costruito nel tempo. Ma gli imprevisti si sommano con l’irruzione di un giovane possidente misogino che si scontra, fino al duello, con una giovane vedova “inconsolabile” e i continui interventi a sorpresa di un nobile rappresentante dello Zar, nonché presidente delle banche nazionali, che deve valutare l’efficienza dell’istituto di credito. Lo scontro sociale, il desiderio di giustizia e di parità di diritti oltre che la fragilità dell’ipocrisia e dell’apparenza, rendono quest’opera decisamente attuale, trattata dall’autore con occhio divertito, penna leggera, ma salace e incisiva al tempo stesso.

IN SCENA GRUPPO TEATRO UNO

REGIA MAURIZIO MESSANA

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